TANTO DA FARE PER I COMUNI
Diverse sono le novità che le persone con disabilità e chi se ne prende cura dovrebbero seguire con interesse da qui ai prossimi mesi: la prima riguarda il “CUDE”, piattaforma unica nazionale informatica realizzata presso il CED Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili.
La piattaforma consentirà di centralizzare i dati dei cittadini in possesso del contrassegno auto disabili in modo da consentire loro di spostarsi autonomamente in un altro Comune senza dover chiedere preventivamente l’autorizzazione per accedere alle Zone a Traffico Limitato (ZTL) e agli stalli riservati.
Sino ad ora hanno aderito alla prima fase di sperimentazione 16 Comuni e, adesso, la piattaforma è aperta alle adesioni da parte degli altri enti locali.
Come Anffas, ci auguriamo che il Comune di Modica e gli altri del Distretto Socio-Sanitario 45 mostrino la giusta sensibilità aderendo all’iniziativa, in quanto il suo successo è chiaramente subordinato al numero di realtà locali che sceglieranno di aderire.
Del resto, Modica ha già mostrato attenzione al tema dell’accessibilità con il conseguimento della Barriera Lilla (che premia i Comuni più accessibili) e siamo sicuri che comprenderà l’importanza di ridurre il carico di burocrazia che le persone disabili devono puntualmente affrontare quando hanno voglia o necessità di spostarsi.
Sempre sul fronte accessibilità, il Ministro per la disabilità ha comunicato che stanno per essere inviati a Regioni e Province autonome 12 milioni per supportare i PEBA dei Comuni (Piani di Eliminazione per le Barriere Architettoniche); occasione importante questa per dare attuazione ad uno strumento che, certamente, avrebbe meritato un maggiore ricorso nel corso degli anni e che un Comune che ha a cuore il tema dell’accessibilità non dovrebbe ignorare, stante la presenza di fondi dedicati che potranno essere ben spesi anche facendo ricorso a forme di co-progettazione e co-programmazione.
Altro aspetto su cui soffermarsi riguarda invece la disability card, introdotta pochi mesi fa, con lo scopo di facilitare per i possessori la fruizione di determinati servizi in modo uniforme in tutta l’Unione Europea (ricordiamo agli interessati che Anffas Modica APS è abilitata alla richiesta della card).
Dato il successo dell’iniziativa sono in molti, anche tra le associazioni di categoria, a richiedere un’implementazione della card sia nei servizi pubblici che in quelli privati, come ad esempio nel settore trasporti a livello sia nazionale che locale.
Come Anffas Modica immaginiamo una serie di possibili ipotesi: la disability card potrebbe ad esempio facilitare l’acquisto di una macchina andando a sostituire la documentazione cartacea che deve essere prodotta (Legge 104; invalidità civile ecc.), o per implementare il turismo si potrebbero, ad esempio, prevedere delle scontistiche per i portatori.
Previo protocollo con il Ministero della disabilità che gli enti pubblici e privati possono richiedere, le ASP potrebbero ancora riservare ai possessori di disability card degli specifici percorsi per le visite ambulatoriali, luoghi dove le lunghe attese sono già difficili per persone normodotate e dove la frustrazione può esponenzialmente aumentare a maggior ragione per persone non collaboranti in un momento di sofferenza.
Pensiamo ancora alla richiesta dei presidi per cui, ancora una volta, bisogna produrre tutta una serie di certificazioni che possono essere agevolmente sostituite dal possesso della card.
Pare quindi che diverse iniziative potrebbero, nel prossimo futuro, migliorare la vita quotidiana e l’accesso ai servizi per le persone con disabilità. Starà alle realtà locali saperle cogliere.