INFORMAZIONE PER TUTTI I COMMERCIANTI E SUPERMERCATI

INFORMAZIONE PER TUTTI I COMMERCIANTI

E SUPERMERCATI 

MASCHERINE PER LE PERSONE CON DISABILITA’

Non può entrare in negozio perché senza mascherina. Difficile avere qualcosa da ridire se non fosse che “l’escluso” è un bambino, per di più autistico e quindi doppiamente esonerato, ai sensi del D.P.C.M 17/05/2020, dall’obbligo in questione.

Sull’episodio, che è già stato ampiamente riportato dai mezzi di comunicazione, non ci soffermiamo più di tanto: la madre del bambino ha denunciato pubblicamente l’accaduto ricevendo, alla fine, delle doverose scuse (del resto sarebbe stato sufficiente a tutelare la salute degli altri clienti il semplice rispetto della distanza interpersonale).

Purtroppo non si è trattato di un caso isolato.

Cogliamo quindi spunto da questi episodi per ricordare ai nostri commercianti e concittadini che spesso è quasi impossibile imporre a determinate persone con disabilità l’uso dei dispositivi di protezione: per la difficoltà di apprendere nuove routine o per una maggiore suscettibilità dal punto di vista sensoriale.

Mettiamoci però per un attimo dei panni di tante mamme di persone con disabilità (di ogni età) che, in un momento difficile come quello appena trascorso, non solo hanno visto i figli privati di tutti i servizi di cui godevano ma che non avrebbero potuto recarsi neanche a fare la spesa se non si fosse stabilito, anche a livello normativo, di introdurre eccezioni.

È quindi essenziale essere informati sul fatto che delle deroghe ci sono e vanno rispettate: la paura del contagio non deve portarci a perdere l’uso del buon senso o dell’empatia, arrivando a trattare le persone con disabilità e le loro famiglie come “untori”.

Il rischio è quello di discriminare per l’ennesima volta persone che, già da prima del lock-down, avrebbero invece avuto diritto ad una maggiore inclusione.