Cerchiamo Casa…
per il Nostro Futuro
Uno degli interrogativi più angosciosi che i familiari delle persone con disabilità si trovano ad affrontare riguarda il cosiddetto “dopo di noi”, ovvero cosa ne sarà del loro congiunto quando non ci sarà più nessun familiare a prendersene cura.
Un’incertezza che desta ancora più preoccupazione se si guarda all’assenza di servizi alternativi all’istituzionalizzazione che possano farsi carico di questa problematica, che riguarda trasversalmente Nord e Sud.
Non è un caso quindi che uno degli ultimi interventi legislativi a livello nazionale abbia riguardato proprio questa tematica, istituendo un Fondo Nazionale per l’assistenza alle persone con disabilità prive di sostegno familiare.
Al Fondo si accede tramite interventi innovativi di residenzialità, come il co housing e l’abitazione in piccoli gruppi appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della famiglia d’origine.
A livello nazionale, l’Anffas ha salutato con grande soddisfazione l’entrata in vigore della legge sul “Dopo di Noi”: le preoccupazioni delle nostre famiglie socie sono le nostre stesse preoccupazioni, crediamo che i nostri figli, fratelli, amici meritino di avere un futuro certo.
Per una piccola associazione locale come la nostra, si pone però un evidente problema pratico: l’assenza di beni immobili da destinare, come fine ultimo, alla convivenza dei nostri ragazzi e, in un primo momento, a quella che chiamiamo “palestra di autonomie,” per prepararli gradualmente a questo passo così importante della loro vita adulta.
Per superare questo impasse abbiamo nuovamente bisogno di voi! chiediamo a chi possiede una casa al momento inutilizzata, di metterla a disposizione dell’associazione (la legge in questione prevede sgravi fiscali in caso di donazioni o anche la possibilità di vincolare il bene a questa specifica finalità, tramite il trust).
Nel ricordarvi che rimaniamo a vostra disposizione per qualunque informazione, vi porgiamo i nostri più sentiti ringraziamenti; sappiamo di aver chiesto ben più di un semplice contributo alle nostre attività, ma adesso che l’annosa questione del “dopo di noi” viene finalmente affrontata, con la volontà di intervenire, non possiamo lasciarci sfuggire quest’opportunità